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Sei Cento Settantotto

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La domenica non ci appartiene: sai

la domenica dei polli al forno in cremazione,

la domenica dei pigiami che tardano a

spogliare i manichini dei lavoratori -pausa-

stop meritato, la domenica che la piazza

è un ossobuco ed il sole il pio midollo

sbrodolato oltre l'argine, fiumacciolo in

pubertà -incontinenza, certi tabù gia superati.

La domenica delle briciole sputate come

forfora dalle tovaglie, del campanile aizzato,

membro giraffa accanto alla pleura biancolina

delle Chiese. Si sfuma bene  il sugo e trema

dalla plancia  lo  schizzo ai commensali.

E tutta quella sonnolenta, blu lentezza che prende

dopo le quindici tra il goal e la passeggiata, la

spesa e i rimandati  comandamenti al lunedì,

e tutta quella forma che hanno i musi delle

montagne prima dell'accalappio scaltro della

sera, e tutta quella fila di formiche  in orario

all'altare ed al segno della pace.

Tutte queste cose mai ci apparterranno

finchè sarò quello che  tu non hai.

La domenica pulita come un gallinaio

aspirato dalla chiocciatrice, marinato

budello da rimpinzare con la pastiche

di prezzemoli ed erbe in rugiadina, la

domenica signorina corteggiata

da corteggiare e con l'imene più avaro

della cruna al filo. La domenica no,

non ci conosce. O meglio sa di te

che stai dove io arrivo solo col sogno:

e mi ti immagino potente e fiero,

bue sacro al suo rientrare, una casa

semplice  col cane arruffato, i fiori

eccitati e la lavanda in circolo, ad

alzarmi verso il cielo tipo ostia,

ma arcobaleno e con pazienza assistere

al mio miracolo. Io ad inglobarmi

un altro te, fotocopietta ancora informe,

il nome scelto insieme e di domenica.

Domenica da sala parto, da campo,

da pranzo, da sistemerò più tardi,

da pomeriggio bava che risale

lungo i vetri la gialla-scia-pigrizia.

 Emilia Filocamo - 24/02/2014 19:51:00 [ leggi altri commenti di Emilia Filocamo » ]

Cari Cristiana e Nando, grazie sempre. Vi abbraccio.
Emilia

 Nando - 24/02/2014 18:07:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Ti sto leggendo in tram, è solo ancora la prima lettura...
Per un attimo mi è sembrato di stare seduto in platea, mentre una voce recirava un formidabile monologo teatrale.

Ciao Emilia, che forza!

 cristiana fischer - 24/02/2014 17:07:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

certo non era il tuo destino "Io ad inglobarmi/un altro te, fotocopietta ancora informe" e tutto il resto
sono, questa e altre, come vecchie cartoline, ma quanto vere per chi le conosceva!

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